lunedì 28 luglio 2008

Idee chiare

Per la seconda volta in due settimane mi è stato detto che ho le idee chiare.
Da persone diverse.
Su argomenti diversi.
Devo cominciare a pensare che sia vero?

Greylines

venerdì 25 luglio 2008

Il Cavaliere Oscuro

La prima reazione alla notizia di un nuovo Batman e, soprattutto, di un nuovo Joker, mi lasciò parecchio perplesso. Batman begins aveva fatto centro ma l'idea di replicare lo scontro fra l'uomo pipistrello e il più celebre dei suoi antagonisti mi sembrava soltanto spinta dal desiderio di cavalcare l'onda del successo. Inoltre un Joker cinematografico c'era già e non era certo roba da poco.
Poi iniziano a filtrare le prime indiscrezioni sull'interpretazione di Heath Ledger e la sua morte fa esplodere la macchina mediatica. Si comincia a parlare di "ruolo maledetto", di "troppa immedesimazione", di "Oscar postumo" e via dicendo.
Pubblicità. Pubblicità. Pubblicità.
Però, nel frattempo, le aspettative crescono. Si parla comunque di Batman, di Nolan, di Bale (fra gli attori che si sono calati nel ruolo indiscutibilmente il migliore).
Multisala Medusa, biglietti prenotati, fibrillazione.
Nessun trailer, niente titoli di testa, subito nel vivo.
E poi?
E poi Batman - quello vero, tormentato, oscuro - e Joker - quello vero, malvagio, pauroso. E poi Jim Gordon e Harvey Dent e Alfred e Rachel Dawse e Gotham City.
Splendido film.
Il Joker di Ledger è magistrale e benchè catturi la scena ogni volta che compare l'asse del film rimane ben diviso fra lui e il lacerato Cavaliere Oscuro di Bale. Lo scontro è epico e ricco di sfumature, di colpi di scena, di sorprese, di vittime. E infine l'ultimo dialogo, in cima a un edificio, a sigillare l'eternità della battaglia fra i due.
Difetti? Forse un pò di sindrome del "troppo che storpia", soprattutto nel finale, con una voglia di complicare laddove si poteva forse essere più lineari. Ma sono sassolini in confronto alle prove attoriali, alla sceneggiatura, alla bellezza di certe riprese e di certi dialoghi, alla colonna sonora, alla fotografia.
Splendido film.

Greylines

mercoledì 23 luglio 2008

Arrendersi...


SURRENDERING - Alanis Morissette



You were full and fully capable
You were self sufficient and needless
Your house was fully decorated in that sense

You were taken with me to a point
A case of careful what you wish for
But what you knew was enough to begin

And so you called and courted fiercely
So you rached out, entirely fearless
And yet you knew of reservation and how it serves

And I salute you for your courage
And I applaud your perseverance
And I embrace you for your faith in the face of adversarial forces
That I represent

So you were in but not entirely
You were up for this but not totally
You knew how arms length-ing can maintain doubt

And so you fell and you're intact
So you dove in and you're still breathing
So you jumped and you're still flying if not shocked

And I support you in your trusting
And I commend you for your wisdom
And I'm amazed by your surrender in the face of threatening forces
That I represent

You found creative ways to distance
You hid away from much through humor
your choice of armor was your intellect

And so you felt and you're still here
And so you died and you're still standing
And so you softened and you're still safely in command

Self protection was in times of true danger
Your best defense to mistrust and be wary
Surrendering a feat of unequalled measure
And I'm thrilled to let you in
Overjoyed to be let in in kind

And I salute you for your courage
And I commend you for your wisdom
And I embrace you for your faith in the face of adversarial force

And I support you in your trusting
And I applaud your perseverance
And I'm amazed by your surrender in the face of threatening forces
That I represent




martedì 22 luglio 2008

Di debiti, attese ed evasioni

Il 45,7% degli studenti delle superiori ha concluso l'anno con un debito in matematica, il 30,6% con un debito in lingua inglese, il 23,6% con un debito in materie scientifiche.
E poi ci consideriamo un paese moderno.
Nel frattempo Lapo Elkann, insieme ad alcuni amici, ha concluso una serata cercando di portarsi via un taxi sostenendo che: "è una Fiat Marea, dunque è mia" (*).
E poi ci consideriamo un paese civile.
Non resta che cercare consolazione nell'evasione:
- fra ventotto ore e quaranta minuti mi starò guardando The Dark Knight;
- La leggenda di Terramare è uno splendido libro, meno epico o avvincente di altri ma più intenso, più profondo, con personaggi più ricchi e vivi;
- manca poco per finire di vedere la prima serie di Ghost in the Shell - Stand Alone Complex, uno dei migliori esempi di come l'anime possa raggiungere altissimi livelli di narrazione.

Greylines



(*) Lapo Elkann non è inutile come sembra: ce lo vedo bene come manichino da crash test.

giovedì 17 luglio 2008

Pensieri e relatività (tanto per darsi un tono)

"Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività."
Albert Einstein



Tempo che non passa mai, fra impegni e promemoria rimandati, attese obbligate, silenzi e mal di schiena, pensieri e poche parole, la concentrazione sempre più latitante, la necessità di progettare e organizzare, certi piacevoli momenti di immersione, le letture, le idee, le vacanze imminenti, le persone più o meno lontane, l'incontro con le stanchezze altrui, la solitudine e la compagnia, il timore di essere frainteso...

Greylines

venerdì 11 luglio 2008

Una difficile eredità

Povero il figlio di Bossi, bocciato per la seconda volta alla maturità. E dire che ci aveva messo dell'impegno, si era presentato da privatista in un istituto privato religioso con una tesina sul federalismo. Promozione sicura, dirà qualcuno.
E invece no.
Ha tutte le carte in regola per essere il futuro leader della Lega.

Greylines

martedì 8 luglio 2008

Wanted

Quel genere di gratuita ignoranza che ha tutto il mio rispetto.

Greylines

giovedì 3 luglio 2008

Juno

Sopravvalutato? Forse. Ciò non toglie che Juno sia un film che si vede volentieri, ben scritto, ben diretto e, soprattutto, ben interpretato da una Ellen Page padrona della scena. Il personaggio ha già in sè una notevole carica di carisma ma lei sa dargli il giusto tocco di simpatia, prontezza e "ingenua" saggezza che rappresentano la sua marcia in più. Azzeccati anche gli altri personaggi, il padre comprensivo, la matrigna brusca ma efficace, la coppia "perfetta", l'amica frivola, l'imbranato partner, che riescono a non essere banali macchiette stereotipate ma degni comprimari dell'intrepida Juno.
E poi, per fortuna, non c'è retorica; nessun pistolotto presuntuoso sull'aborto, niente mielosità gratuita e alla fine non si ha la sensazione di assistere al classico finale forzatamente buonista.
Perchè l'ho definito sopravvalutato allora?
Perchè per quanto bella non mi pare certo una sceneggiatura da Oscar.

Greylines