La bella prefazione di Nuotare sott’acqua e trattenere il fiato punta dritto al cuore della questione: ciò che rende grande uno scrittore è il continuo, incessante confronto col proprio talento e con quello di chi ci ha preceduto. Lucidità e dedizione. Ecco perché questa raccolta di scritti di Scott Fitzgerald si rivela così efficace: più che di consigli veri e propri, è ricca di riflessioni e commenti sulla propria esperienza che solo in alcuni casi, per lo più indirizzati alla figlia Frances, assumono il tono di insegnamenti diretti. Non a caso la parte migliore è l’ultima, Vita di uno scrittore, dalla quale emerge il tormento della scrittura e il ruolo primario da essa giocato nella vita di Fitzgerald. Robe che la maggior parte degli scrittori odierni non sa neanche dove stiano di casa.
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