Ma chissenefrega della trita e ritrita storia di vendetta personale e della rivedibile e prevedibile sceneggiatura: The quick and the dead è un carrozzone stupido e fracassone, ma con un grande pregio: è divertente. L’importante è sapere che c’è un gran cattivone, che poi è Gene Hackman che interpreta Gene Hackman che interpreta il villain di turno, che morirà solo dopo che tutta una serie di biechi e grotteschi banditi l’avrà preceduto. Poi c’è Di Caprio che fa lo sbruffone, Crowe che fa l’ex criminale convertito che non vorrebbe più uccidere però insomma quando ci vuole ci vuole e, invece del solito pistolero senza nome, qui abbiamo Sharon Stone. Intendiamoci, Sharon è lì solo in quanto figa imbarazzante e quando prova a recitare viene da ringraziare gli dei che il suo sia un personaggio di poche parole, però nel complesso ci sta. In soldoni il film di Raimi, più che un western è la caricatura di un western, ma in fondo il buon vecchio Sam ci piace proprio perché è un guascone che non si piglia troppo sul serio e sa come intrattenere.
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