Dice che quelli di sinistra sono presuntuosi che si credono superiori, sempre pronti a fare i professorini con il mignolino alzato, con i loro maglioncini di cachemire e le loro pipe in radica, sempre a dare lezioni di morale e via dicendo.
Dice che a sinistra rubano come a destra (e qui si potrebbe aprire una lunga parentesi sul numero degli inquisiti, sull’entità delle mazzette e, soprattutto, sulle diverse reazioni che di là e di qua si hanno una volta colti con le mani nella marmellata. Ma siccome è lunedì, facciamo che rimandiamo), che han poco da insegnare, che almeno Silvio è schietto e non si nasconde, che è buono e aiuta le persone, che è un perseguitato, che non c'è niente di male a svagarsi un po' e basta che poi rimetto la colazione.
Per carità, presunzione e arroganza non mancano dalle nostre parti, e la convinzione che gli elettori di Silvio o siano beoti o amino parcheggiare in doppia fila è, purtroppo, parecchio diffusa. Sono il primo a non sopportare chi pensa di avere la verità in tasca e si comporta di conseguenza.
Poi però si sentono robe del genere e di colpo mi ricordo che, sì, sono superiore e non solo non mi vergogno di ammetterlo, ma me ne bullo pure.
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