Soffocare (2002) è il secondo libro di Palahniuk che leggo. Il primo è stato, anni fa, Fight Club (1996). Soffocare è un libro accattivante, scritto con quello stile crudo e pulp che ha reso celebre il buon vecchio Chuck, uno stile colloquiale ma non per questo poco curato. Anzi, c’è del gran lavoro dietro, eccome. Ogni parolaccia, ogni battuta, ogni esagerazione sta esattamente lì dove dovrebbe stare. L’incastro lessicale ha il suo fascino, come pure quello della trama. Soffocare è anche un libro furbo, molto furbo, che vuole farti dire “ma quant’è figo Palahniuk”. Ci riesce eh, niente da dire, ma se si scava sotto la brillante superficie ritroviamo quello che diceva Tyrell Durden sedici – dio, quanto tempo è già passato – anni fa, diluito e senza nulla di nuovo. Allora era un cazzotto, adesso è omeopatia. Cool, ma pur sempre omeopatia. Devo stare a spiegarvi quanto è utile l’omeopatia?
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