Gli elementi ci sono tutti - il talento di Anderson, la bravura di attori come Brody e Wilson, il fascino dell'India - ma la magia dei Tenenbaum e di Steve Zissou non si ripete e il Darjeeling Limited di tanto in tanto si perde per strada. La vena surreale appare a volte forzata e non sempre si amalgama bene con il procedere del viaggio spirituale dei tre fratelli attraverso l'India, in cerca di una madre sfuggente e in fuga dall'onnipresente ricordo del padre. Ciò nonostante il film è ricco di piccoli amabili dettagli a partire dalla singolare partecipazione di Bill Murray per proseguire con l'azzeccata colonna sonora e con certe inquadrature e certi dialoghi "alla Anderson". Dettagli, questi, che riescono a rendere The Darjeeling Limited un film piacevole benchè a tratti sconclusionato, emozionante nonostante i cali di ritmo.
Nel suo piccolo merita attenzione il prologo, Hotel Chevalier; sarà che a me basta veder comparire sullo schermo Natalie Portman per essere contento però come corto ha il suo perchè.
Greylines
2 commenti:
Film piacevole? A tratti sconclusionato? Questo è il classico film di mmmerda, non c'è altro modo di definirlo. Non giriamoci intorno è un brutto film inutile a vedersi, sceneggiato per altro da un eroinomane.
Se non esce la firma il commento di Krema :P
E' inutile, su certe cose non capisci proprio una fava...
Peace & love.
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