Lo si potrebbe liquidare come un film di soli virtuosismi ma sarebbe ingeneroso nei confronti di Zhang Yimou, che sfrutta gli elementi del cinema wuxiapian per raccontare un qualcosa che va ben oltre alla semplice trama. Lo si potrebbe anche liquidare come un film che giustifichi la sottomissione a una dittatura che si suppone illuminata, ma sarebbe meglio considerare Hero una riflessione aperta su eroismo, potere e grandi ideali.
D'accordo, a volte il buon Zhang si fa prendere la mano da certe lungaggini ma la fluidità con cui la storia si svolge, fra flashback, ribaltamenti di ruolo e cambi di colore, è notevole, i protagonisti sono azzeccati, la fotografia è eccezionale.
Splendida la morte di Luna fra i petali rossi, come pure l'inquadratura finale della porta trafitta da frecce.
Greylines
Nessun commento:
Posta un commento