Nel descrivere l'atmosfera cupa e violenta della Germania del XVII secolo, dilaniata dalla Guerra dei Trent'Anni, Altieri preferisce esibire oscurità e dolore piuttosto che lasciarle trasparire; fin dalle prime pagine L'eretico è un tripudio di tenebra, terrore, inferno, sangue e dolore. E poi carni straziate, miasmi di morte, cieli color piombo e acciaio, viscere fetide, furie primeve e via dicendo. Uno stile greve e alla lunga stancante, cui vanno aggiunti i tecnicismi da schermidore con cui descrive i duelli: belli le prime volte, poi ripetitivi.
Peccato perchè i personaggi sarebbero anche interessanti, l'affresco storico è ben documentato e raccontato e la trama è avvincente.
Riuscito solo in parte.
Greylines
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