L'unica pecca di Jackie Brown è di essere normale rispetto agli standard tarantiniani, tenendo conto che il mondo è pieno di autori che una simile normalità se la possono giusto sognare.
Al suo terzo lungometraggio il buon Quentin sorprende tutti con una certa sobrietà. Non rinuncia alle sue peculiarità ma si limita a smussarle: gangster, musica, turpiloquio e piedi femminili ci sono ma logorrea ed eccentricità sono meno spinte. Stile e talento però non mancano. E si vede. Gran cast, su tutti Pam Grier e il losco e sgargiante Jackson, con Keaton e DeNiro in forma benchè in ruoli di secondo piano.
Greylines
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