Verso la fine del primo Underworld veniva raccontata in tre minuti l’origine della faida fra licantropi e vampiri: il licantropo Lucien e la vampira Sonia si amano, lei resta incinta e suo padre, il cattivissimo Viktor, la uccide davanti agli occhi di lui che poi guiderà la rivolta dei propri simili. Underworld, Rise of the Lycans racconta la stessa storia ma ci mette un’ora e mezza. Lo fa senza ritmo né passione, senza aggiungere nulla alla saga e infarcendo una trama, già di suo esile, di piccole e grandi assurdità. Come se non bastasse mi hanno anche tolto Kate Beckinsale, decisamente più figa di Rhona Mitra benché a livello recitativo di differenze non se ne notino.
Ergo, Underworld, Rise of the Lycans è un film inutile.
mercoledì 28 ottobre 2009
Bastavano tre minuti...
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