Volete godervi Sucker Punch? Allora fate così: andate al cinema, gustatevi l’ottima intro e attendete il primo scontro: Baby Doll vs tre enormi samurai – uno dei quali armato con un Vulcan. No dico, un Vulcan – sulle note di questa canzone. Godete forte, dopodiché alzatevi e andatevene; il film non avrà altro da offrirvi. E lo dico con la tristezza nel cuore perché di ambizioni Sucker Punch ne aveva parecchie: una storia lineare su cui si innesta un mix di immagini e suggestioni pescate da generi diversi, in stile Kill Bill, con in più un gioco di “sogno dentro al sogno” che ricorda un po’ Inception. Tarantino e Nolan, però, sono lontani eoni. Snyder aveva sempre lavorato con sceneggiature non sue, e gli converrebbe continuare su quella strada: ogni volta che uno qualsiasi dei personaggi apre bocca, sentirete in sala l’inconfondibile rumore di un paio di testicoli che si schiantano al suolo. Riuscire a rendere noioso un film in cui fiche in gonnella si pestano con samurai, orchi, draghi, nazi e robot, con una martellante colonna sonora, e una bella idea di fondo, era impresa difficile. Zack Snyder c’è riuscito, buttando dentro di tutto ma senza amalgamare e, soprattutto, prendendosi troppo sul serio.
Ah, dimenticavo, questo film ha anche una morale.
Rimandato a settembre, Zack.
1 commento:
Condivido in pieno. Film noiosissimo e tra l'altro è palese che puntasse sulle fiche in gonnella (molto poco credibili) per alzare il (ehm) profilo del film. Tra l'altro avrei scommesso in una scena lesbo già che c'era la poteva fa ahahahah ridicolo 82 milioni pe sta cagata aridatece li sordi!
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