Se la prima stagione di John Doe era riuscita ad essere innovativa e intrigante, la seconda si rivela ancora meglio: personaggi con più spessore, una continuity sempre più avvincente e una trama più solida e meno "episodica", che vola alto giocando su fato e libero arbitrio. Lo scontro fra il neo-promosso John Doe e l'irruento figlio Mordred è serrato, epico, imprevedibile, senza spazio per distinzioni fra buoni e cattivi. Non mancano le citazioni, i graditi ritorni e le inaspettate dipartite, il tutto culminante in un finale esplosivo.
Per non parlar dell'interludio.
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