Mi aspettavo un trattato antropologico; L'eroe dai mille volti è invece più simile a un misto di storia della mitologia e della religione, psicoanalisi e ricerca della spiritualità perduta. Non ci sarebbe niente di male se non fosse che Campbell divaga, divaga, divaga, spesso saltando di palo in frasca e perdendosi in racconti di miti nei quali, a volte, trova parallelismi un pò troppo forzati, soprattutto quando tira di mezzo i confronti fra gli archetipi del mito e quelli presenti nei sogni.
Gli spunti interessanti non mancano e impediscono al libro di essere terribile, ma sono diluiti da uno stile ridondante che purtroppo lo rende noioso.
Forse un giorno lo riprenderò.
Forse.
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