Ladyhawke è uno di quei classici che si guarda sempre con piacere. Il trucco sta nella semplicità, in primo luogo dei personaggi: due innamorati, lo scaltro giovane che li aiuta, il bieco cattivo che li ha maledetti, il vecchio monaco in cerca di redenzione. E poi la trama, essenziale senza essere sbrigativa, e i dialoghi, funzionali senza essere miseri. Insomma, poche cose ma fatte bene e pazienza se la colonna sonora è inascoltabile. Bella la fotografia e ottimo il finale nella cattedrale, dove Donner costruisce un happy ending romantico evitando gratuite melensaggini e offrendo la miglior inchiodatura di vescovo che si ricordi. Buono il cast, con un Rutger Hauer convincente e lo splendore indescrivibile e illegale di Michelle Pfeiffer.
C’è anche un irriconoscibile Alfred Molina nel ruolo del cacciatore.
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