Iron Man 2 è talmente costruito sul personaggio di Tony Stark che non sarebbe strano se l’avesse anche scritto e diretto di persona, il che è un pregio, visto che Robert Downey Jr è in gran forma, ma è anche una debolezza. Già, perché puntando tutto su di lui si è perso qualcosa in tutto il resto. Trama e sceneggiatura sono infatti meno solide e brillanti del primo episodio e gli effetti speciali diventano un po’ troppo invasivi. A risentirne di più però sono gli altri personaggi – piuttosto piatti – e il cast stellare arruolato per interpretarli: gli unici che riescono a non farsi fagocitare dall’istrionico Robert sono la Paltrow, che si rivela anzi un’ottima spalla, e Jackson, con la sua fugace apparizione. Sprecati Johansson e Cheadle, poco convincente Rourke, fastidioso Rockwell.
Insomma, senza il buon Robert Iron Man 2 sarebbe soltanto un carrozzone frettoloso e scintillante, quasi interamente basato su battutine e su un ipertrofico bum-bang-crash. Con lui diventa un divertente film di intrattenimento, sebbene fosse comunque lecito aspettarsi un qualcosa di più.
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