lunedì 12 luglio 2010

Droga, pallottole e la nebulosa del Granchio

Banerjhee Rolf ha una moglie affezionata, un giardino da coltivare, un’incrollabile passione per l’astronomia e un vicino tossicomane di nome Toby Pride. Saranno proprio lui e la sua strafatta fidanzata Esme a stravolgergli la vita. Fin dalle prime pagine di Cattive abitudini, discutibile traduzione di Dark companion, Jim Nisbet prende per mano il lettore e lo guida nel mondo esteriore e interiore di Banerjhee; lo fa con una semplicità quasi ipnotica, sfruttando divagazioni astronomiche e dialoghi al tempo stesso brillanti e verosimili. Poi, dopo più di metà romanzo, l’autore cambia ritmo, spiazza e sorprende, in un vortice di sangue e pallottole che porta, con spietata rapidità, a un finale di quelli che ti avvitano alla sedia, ti lasciano lì a fissare le ultime righe e ti fanno dire: “Bravo!”
E non è solo una questione di trama: quello che emerge dalla penna dello scrittore americano è quell’intreccio di paranoie e crisi socio-economiche che sono gli Stati Uniti post-11/09, un posto nel quale nessuno è veramente al sicuro e la vita vale quanto una puntata alla roulette.

VERSIONE APPROFONDITA (ATLANTIDEZINE)

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