Per più di due ore Depp e Bale si muovono come squali in un mare nero di cappotti, uniformi e macchine, un mare nel quale guardie e ladri diventan difficili da distinguere. La loro interpretazione è sobria, controllata – a volte verrebbe da dire sottomessa – dalla regia solida e compatta di Mann. Il risultato è un gangster movie classico e bello, che ricorda molto Miami vice nelle riprese, nei colori e in una certa freddezza stilistica. La Grande Depressione c’è ma non si vede e Dillinger, benché acclamato come un novello Robin Hood, non è altro che un bandito più carismatico e meno violento degli altri, schiavo della propria adrenalina.
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