Dopo la brusca interruzione della quarta stagione, il ragazzo prodigio John Doe ritorna. Lo fa con una serie al tempo stesso nuova e vecchia, con un nuovo copertinista, cui spetta il difficile compito di non far rimpiangere Massimo Carnevale, e con l’ormai rodata coppia Bartoli/Recchioni a tenere le redini del progetto. Lo stop forzato diventa uno spunto meta-narrativo per dare il via alla nuova trafila di problemi di JD, dio ateo dall’impagabile faccia da schiaffi che deve imparare a credere in sé stesso. Ai due autori piace rischiare e ogni tanto la fanno fuori dal vaso, ma questo primo numero è spumeggiante, grazie a un bel mix di dialoghi da commedia brillante, trovate geniali – Bob, Bill e Chewie sono meravigliosi – e filosofia pop.
Se l’obiettivo era “non rifare sé stessi senza rinunciare a sé stessi”, allora quest’inizio è più che promettente.
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