domenica 29 marzo 2009

Abbozzi di evoluzione

A tratti appena accennato e poco chiaro, l'abbozzo della teoria sull'origine delle specie è la parte meno scorrevole del libro. Seguono alcune lettere private e la comunicazione congiunta del 1858 di Darwin e Wallace, entrambi giunti a simili conclusioni su genesi delle varietà e selezione naturale, alla Linnean Society.
Un testo non indispensabile per comprendere la teoria dell'evoluzione ma interessante dal punto di vista storico e umano: è infatti affascinante cogliere il lento "evolversi" di quelle teorie che hanno rivoluzionato la biologia - e non solo - attraverso le parole di chi le ha elaborate dopo anni e anni di studi, osservazioni e dubbi, non solo scientifici ma anche religiosi.

Greylines

venerdì 27 marzo 2009

I giorni dell'odio

Harsh times è un film che sa dare emozioni nel raccontare il vuoto disagio delle vite di Mike e Jim e, soprattutto, l'ombra dell'esperienza bellica che grava su quest'ultimo.
Christian Bale è torvo, violento, fragile e grandioso. Eva Longoria è tanto carina ma non sa cosa voglia dire recitare. David Ayer - già sceneggiatore di Training Day - dirige con mano sicura e senza sbavature.
Harsh times è un bel film.

Greylines

martedì 24 marzo 2009

La regina Cate

In Elizabeth, the Golden Age ci sono spagnoli cattivi e fanatici, il pirata Owen che fa il figo, tradimenti, amori, invidie e una battaglia navale con suggestivo finale incendiario. E poi c'è Cate Blanchett in tutta la sua espressività. Ironica, autorevole, impaurita, sola, forte; vistose parrucche, capelli corti, lunghe trecce su un'armatura lucente, occhi di pietra e splendidi sorrisi. Una presenza che tiene sulle spalle tutto il film.
Manca però qualcosa: l'intensità, la passione e il grande respiro della storia che, come spesso accade in questo genere di cinema, è ridotta ad ambientazione e scenografia, semplificata e stereotipizzata.
Discreto.

Greylines

lunedì 23 marzo 2009

Maya: brutti, sporchi e cattivi

Ricchi, avidi, sanguinari, dediti ai sacrifici umani e alla schiavitù; era destino che i Maya venissero spazzati via. Ce lo dice una bambina impestata e visionaria, ce lo fa capire la brutale decadenza della loro città. La profezia di sventura corre insieme a Zampa di Giaguaro che, grazie a impressionanti botte di culo - pardon, segni del destino - si salva dai crudeli schiavisti e ritrova moglie e figli, giusto in tempo per vedere l'arrivo degli spagnoli. E cosa mi rappresentano allora questi conquistatori - gente perbene, come è noto - che sbarcano tenendo alte le loro croci? Stumenti del destino? Conoscendo Mel Gibson verrebbe da pensare che sia questa la tesi di Apocalypto ma forse è sbagliato cercare profonde riflessioni antropologiche in un film come questo. Corpi sudati, tatuati, sanguinanti, colorati, martoriati, circondati da una giungla feroce e selvatica. Trama lineare, senza troppi fronzoli, scorrevole ed essenziale. Un buon film d'azione, furbo e adrenalinico. Niente di più, niente di meno.

Greylines

domenica 15 marzo 2009

L'ultimo Clint

Dopo la morte della moglie un vecchio reduce della guerra in Corea rimane solo in casa col suo cane e il suo rancore. Mangia male, tossisce sangue e disprezza tutti, a partire dai “musi gialli” che hanno invaso il suo quartiere. Sarà proprio grazie a due di essi, un timido ma volenteroso sedicenne e la sua spigliata sorella maggiore, che si riscoprirà capace di dedicarsi agli altri.
Una storia già sentita, insomma, senza originalità e ad alto rischio di melensaggine.
Però c’è di mezzo il vecchio Clint, e allora le cose cambiano.
Da regista Eastwood racconta con semplicità e linearità, alleggerisce senza banalizzare, regala notevoli inquadrature – Walt Kowalsky che fuma, in penombra, le nocche sporche di sangue – alterna commedia e dramma e rispolvera certi toni alla Callaghan-il Monco.
Ma è da attore che Eastwood regala il meglio di sé: per come si muove, per come ringhia, per come sorride, per come soffre, per come scherza.
Uno splendido addio alla recitazione.
Forse parlare di capolavoro è eccessivo ma Gran Torino è veramente un gran film.

Greylines

giovedì 12 marzo 2009

Cinque minuti a mezzanotte

I difetti ci sono e sono innegabili: qualche calo di ritmo, snodi di trama oscuri per chi non conosce il fumetto, una colonna sonora bella ma a volte fuori luogo.
D'altra parte ricavare un capolavoro dal capolavoro targato Moore/Gibbons era pressochè impossibile.
Trarne un gran film, invece, era solo molto difficile quindi complimenti a Zack Snyder per esserci riuscito.
Singolare caso di blockbuster di nicchia, Watchmen conserva lo spirito dell'opera da cui è tratto nonostante gli inevitabili cambiamenti. Potente, intenso, affascinante, drammatico, introspettivo, niente a che vedere coi generi "supereroi che si menano" e "supereroi con superproblemi".
Ottima l'idea dei titoli di testa.

Greylines

domenica 8 marzo 2009

Il guerriero

Mickey Rourke è una cicatrice vivente, un guerriero triste e indomito che marcia attraverso lo squallore ma la sua splendida interpretazione non è il solo merito di The wrestler; non ci sono sbavature, non c'è retorica, niente sentimentalismo forzato e gratuito.
Semplice, lineare, potente.
Gran film.

Greylines

sabato 7 marzo 2009

Me l'ha detto dio

La chiesa cattolica brasiliana ha scomunicato i medici che hanno fatto abortire una bambina di 9 anni stuprata dal patrigno.
Interessanti le parole dell'arcivescovo Sobrinho: "la legge di Dio è al di sopra della legge umana. Per cui, quando una norma promulgata da legislatori umani va contro la legge di Dio perde qualsiasi valore".
"Ehi, questa è la legge di dio. Ve la comunico io, che sono un uomo, ma dovete aver fede, perchè me l'ha dettata dio."

Le parole dell'arcivescovo brasiliano ricordano quelle del cardinal Poletto sulla vicenda di Eluana.
Poi si definiscono moderati, pacati e comprensivi. Criticano l'arroganza altrui. Parlano anche di dialogo.
"Ehi, su questo argomento io ho ragione. Me l'ha detto dio. Ora però discutiamone pure."

Continua il buon Sobrinho: "chi ha realizzato l'aborto è stato scomunicato, si spera che queste persone, in un momento di riflessione, si pentano."
"Ehi ragazzi, se vi pentite in fretta magari fate ancora in tempo a rimettere dentro quel feto, così la cara bimba potrà dare alla luce il figlio che dio - me l'ha detto lui - ha deciso di regalarle."

Il bello è che si ritengono gli unici veri detentori dell'unica vera morale.
Bella la vostra morale, peccato per quella puzza di zolfo...



Greylines

giovedì 5 marzo 2009

Una lucida moneta d'argento

Il ragazzino prodigio, il malvagio che vuole sfruttarlo, la "magia" nascosta dietro un'apparente normalità; gli ingredienti sono i soliti ma in Wunderkind vengono combinati in maniera interessante, dando vita a un urban-fantasy-horror ambientato in una Parigi cupa e suggestiva. La scrittura di D'Andrea trabocca sangue, morte, artigli, strazio, sofferenza e talvolta, specie nel finale, esagera nel cercare a tutti i costi le "tinte forti" ma sa anche essere evocativa e scorrevole nel descrivere e nel narrare.
Un esordio da tenere d'occhio, in attesa del seguito.

Greylines