martedì 28 aprile 2009

Non posso prendere sul serio un guerriero coi capelli così ridicoli!

C'è un vendicativo samurai nero dall'ingombrante capigliatura; c'è Samuel L. Jackson che lo doppia, pronunciando una dozzina di frasi, non più lunghe di tre parole, in due ore; c'è una trama brutalmente semplice e ricca di avversari improbabili; c'è RZA che si occupa della colonna sonora; ci sono perle nascoste nel mare di sangue e di apparente ignoranza.
Questo è Afro Samurai.
Enjoy.

Greylines

sabato 25 aprile 2009

Due pesi e due misure

Quando lessi il commento di Serra, giornalista che di solito apprezzo, sulla censura di Vauro rimasi contrariato e mi domandai: "chissà cosa ne pensa Luttazzi?"

Greylines

venerdì 24 aprile 2009

È più forte di noi

Dopo i sassi dal cavalcavia i sedili dal finestrino: scagliare oggetti su mezzi in movimento è un istinto tutto alessandrino. Cercherò di ricordarmelo la prossima volta che prenderò un aereo.

Greylines

lunedì 20 aprile 2009

Vite parallele

Che a Plutarco piacesse particolarmente la figura di Alessandro il Grande è fin troppo evidente. Ciò nonostante la sua biografia non si riduce ad un'esaltazione sfrenata e acritica del condottiero macedone. Plutarco non cerca il politico, lo stratega, il sovrano divino. Plutarco cerca l'uomo. Non troppo interessato a dettagli militari o storici egli preferisce raccontare aneddoti dai quali emergono vizi e virtù di Alessandro, talvolta risultando dispersivo ma senza togliere forza alla descrizione del personaggio.
Più lineare la biografia di Cesare, sempre ricca di dettagli umani ma forse meno appassionata benchè la conclusione, con i "fatti divini" che seguono la morte del condottiero, l'apparizione del suo fantasma a Bruto e la morte del congiurato, sia parecchio suggestiva.

Greylines

mercoledì 15 aprile 2009

Spade e colori

Lo si potrebbe liquidare come un film di soli virtuosismi ma sarebbe ingeneroso nei confronti di Zhang Yimou, che sfrutta gli elementi del cinema wuxiapian per raccontare un qualcosa che va ben oltre alla semplice trama. Lo si potrebbe anche liquidare come un film che giustifichi la sottomissione a una dittatura che si suppone illuminata, ma sarebbe meglio considerare Hero una riflessione aperta su eroismo, potere e grandi ideali.
D'accordo, a volte il buon Zhang si fa prendere la mano da certe lungaggini ma la fluidità con cui la storia si svolge, fra flashback, ribaltamenti di ruolo e cambi di colore, è notevole, i protagonisti sono azzeccati, la fotografia è eccezionale.
Splendida la morte di Luna fra i petali rossi, come pure l'inquadratura finale della porta trafitta da frecce.

Greylines

lunedì 13 aprile 2009

Il noir di Cronenberg

Cronenberg torna sui toni di History of violence, richiama Viggo Mortensen e gli confeziona un ruolo che pare fatto su misura per lui, quello di Nikolai, un sicario della mala russa dal sorriso beffardo e dalla pessima pettinatura. Grazie al diario di una minorenne violentata dal suo boss - un ottimo Armin Mueller-Stahl - e poi morta di parto, avrà modo di conoscere la bella e determinata ostetrica Naomi Watts, che ha fatto nascere la figlia dello stupro. Niente facile sentimentalismo, sprazzi di quella violenza esplicita che piace al regista, un ispiratissimo Mortensen e una narrazione pulita e scorrevole fanno di Eastern promises un gran film.
Bellissima la scena della lotta nella sauna.

Greylines

sabato 11 aprile 2009

Già visto ma onesto

L'assunto di base è un pò una cazzata ma una volta accettate le regole del gioco Deja vu diventa un film a suo modo interessante.
Assurdità e paradossi sono sempre in agguato quando si parla di spostamenti nel tempo ma Tony Scott, questa volta in giornata buona, riesce ad aggirarli con leggerezza e si concentra sul ritmo serrato e su alcune divertenti trovate come, ad esempio, l'inseguimento automobilistico temporalmente sfasato.
Denzel Washington gigioneggia come sempre, Val Kilmer è reduce da un'overdose di frittelle e Paula Patton è notevolmente figa.
Leggero ma con stile.

Greylines

Il Medioevo, la Morte e dio

Max Von Sydow è un crociato dal volto dolente che sfida a scacchi la Morte mentre viaggia per tornare al proprio castello, in un Medioevo dilaniato dalla peste, dalla paura e dalla superstizione. Lo accompagnano il cinico e disilluso scudiero, una famiglia di attori e altri personaggi conosciuti per strada.
Teatrale, simbolico, allegorico, Il settimo sigillo è un vero capolavoro che riesce a parlare di morte, paura, arte e ricerca di dio con stupefacente semplicità.

Greylines

venerdì 10 aprile 2009

The mission

Emozionante è forse l'aggettivo più adatto per descrivere The mission.
Nel 18° secolo l'impetuoso mercenario in cerca di redenzione di DeNiro e il gesuita dal volto affilato e malinconico di Irons lottano per difendere una tribù sudamericana dall'avidità degli schiavisti spagnoli e portoghesi.
La narrazione è essenziale e potente, non c'è retorica e spesso gesti e sguardi contano più delle parole, soprattutto fra i "buoni". Il ritmo non cala mai, la colonna sonora è di un ispirato Morricone e le prove dei due protagonisti - cui si aggiunge un bravissimo Ray McAnally, il cui sguardo apre e chiude il film - sono eccellenti.

Greylines

mercoledì 8 aprile 2009

Babbo Natale è un simbolo, non un amico

Macchè mistica e spiritualità! Per un devoto fedele, a livello di reazioni cerebrali, parlare con dio è come parlare con un amico; questa la scoperta di un gruppo di scienziati danesi. "Attenzione," avvertono i ricercatori, "ciò non significa che sia vero il contrario."
Brutte notizie anche per chi crede in Babbo Natale, considerato dai devoti fedeli nulla più che un simbolo inventato. Avere a propria disposizione l'ufficio stampa della Coca-Cola non gli ha giovato molto.

Greylines

giovedì 2 aprile 2009

Subway 2009 - Finalista (e tre)

Andate qui, iscrivetevi, cercate la sezione Finalisti 2009, cliccate su Piccoli segnali quotidiani di tale Michele Bellone e votate il racconto.
Se poi lo leggete anche non sarebbe male ma a me, in fondo, interessa solo il marketing.

Greylines