lunedì 20 aprile 2009

Vite parallele

Che a Plutarco piacesse particolarmente la figura di Alessandro il Grande è fin troppo evidente. Ciò nonostante la sua biografia non si riduce ad un'esaltazione sfrenata e acritica del condottiero macedone. Plutarco non cerca il politico, lo stratega, il sovrano divino. Plutarco cerca l'uomo. Non troppo interessato a dettagli militari o storici egli preferisce raccontare aneddoti dai quali emergono vizi e virtù di Alessandro, talvolta risultando dispersivo ma senza togliere forza alla descrizione del personaggio.
Più lineare la biografia di Cesare, sempre ricca di dettagli umani ma forse meno appassionata benchè la conclusione, con i "fatti divini" che seguono la morte del condottiero, l'apparizione del suo fantasma a Bruto e la morte del congiurato, sia parecchio suggestiva.

Greylines

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