lunedì 13 luglio 2009

W l'Italia

Quando un giocatore di poker vince non ci si può limitare a dire "questione di culo". Lo stesso vale per Berlusconi. Col G8 aquilano ha avuto culo, è vero: scosse fino a due giorni prima del vertice e scosse un giorno dopo. Ne sarebbe bastata una durante e tutti, giustamente, l'avrebbero messo in croce. Invece no. Ha scommesso, ha azzardato e gli è andata bene, e non solo perchè Obama gli ha fatto i complimenti(*) ma perchè è riuscito, per la prima volta, a sembrare quello che è: un Primo Ministro.
Rendiamogliene atto, è stato bravo, perlomeno a livello di immagine.
Che poi la sostanza dei fatti non cambi è un altro discorso; lui rimane un obbrobrio, come politico e come persona. Però ora far leva sulla brutta opinione che all'estero hanno di noi è più difficile.

Nel frattempo, a sinistra...
Grillo si candida alle primarie del PD.
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Ok, ora potete smettere di ridere perchè Grillo si candida per davvero e dice di essere serio. Dice anche che non si tratta di una provocazione e che, nel PD, l'unica persona con cui potrebbe discutere è l'ormai onnipresente Serracchiani. Evidentemente nessuno gli ha spiegato che lei sostiene Franceschini. Come anche la Binetti.
Utilità della candidatura Grillo?
Nessuna, a parte dar fastidio all'unico candidato veramente interessante di queste primarie. Ah bè, c'è anche il fatto di voler attirare l'attenzione su sè stesso ma a questo ormai Grillo ci ha abituati già da tempo.
Speriamo che i giovani del PD non si facciano tentare dal Grillo Esibizionista.

Greylines



(*) Obama sa essere diplomatico con gente ben peggiore e poi ha parlato di "forte leadership italiana", il che tutto sommato è vero. Avesse parlato di "alta moralità della leadership italiana" si sarebbero tutti pisciati addosso dal ridere

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