lunedì 10 maggio 2010

L’assassina dagli occhi azzurri

Guardando Nikita non si può fare a meno di notare i tanti difetti di una sceneggiatura ricca di situazioni sconclusionate e forzature, che risulta poco credibile soprattutto quando racconta l’addestramento della protagonista e le sue imprese sul campo. Quel che stupisce è che, ciò nonostante, si finisce per restare coinvolti nelle vicende della giovane disadattata condannata all’ergastolo, reclutata dai servizi segreti per diventare una sicaria e costretta a vivere una vita divisa fra sentimento e dovere. Il merito è tutto della strepitosa interpretazione di Anne Parillaud, che dona spessore e intensità al personaggio di Nikita e tiene in piedi un film altrimenti mediocre. Divertente la comparsata di Jean Reno, bello il finale secco ed essenziale, notevole il tema musicale di Eric Serra.

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