giovedì 13 maggio 2010

Rise and rise again, until lambs become lions

C’è un Robin leale, carismatico e ribelle; una Marion combattiva, affascinante e (quasi) indomabile; ci sono gli allegri compagni che sono, giustamente, allegri; c’è Fra’ Tuc che è un simpatico beone; c’è lo sceriffo sfigato; c’è un principe Giovanni viscido e pavido. Insomma, c'è tutto quello che ci si aspetta da un film su Robin Hood, con l’aggiunta di qualche interessante variazione. E con un cast della madonna.
Altro che il gladiatore con arco e frecce, questo è meglio.
Poi però, arrivato a metà film, al buon Ridley scappa il piede sull’acceleratore e il preannunciato orgasmo cinematografico si risolve in una venuta un po’ troppo frettolosa, con certe soluzioni narrative un po’ tirate per i capelli. Film comunque avvincente e dinamico, senza troppa retorica e con belle scene d’azione. Meglio de Le Crociate ma Massimo Decimo Meridio e il poco conosciuto Robin Hood di John Irvin restano un gradino più in su.

QUI TROVATE LA VERSIONE APPROFONDITA (ATLANTIDEZINE)

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