venerdì 4 giugno 2010

Metti dei nani davanti a una cinepresa. Canteranno ‘ehihò’

In Stelle cadenti Terry Pratchett ci parla di realtà, delle sue sfumature e delle idee folli che di tanto in tanto vi si insinuano. Tutto ha inizio quando gli alchimisti del Mondo Disco inventano il cinematografo e vanno ad usarlo a Holy Wood, luogo dal passato pericoloso e dimenticato. Su questa base l’autore inglese costruisce una spassosa avventura, arricchita da una galleria di assurdi personaggi – splendidi gli animali parlanti, soprattutto Gaspode – e culminante in un epico finale che richiama, a parti invertite, la scalata di King Kong al grattacielo.
Pur lanciando parecchie sarcastiche frecciate sul mondo del cinema (o meglio, dell’industria del cinema), Pratchett preferisce puntare più sulla parodia che sulla satira, giocando con gli stereotipi hollywodiani con lo stesso humor intelligente e mai volgare con cui per anni ha giocato con gli stereotipi del fantasy.
Risate assicurate.

QUI TROVATE LA VERSIONE APPROFONDITA (ATLANTIDEZINE)

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