Là dove il primo capitolo introduceva e spiegava, il secondo incalza e coinvolge. Ne Le due torri il ritmo si fa più serrato, il livello drammatico sale e lo spessore di molti personaggi cresce, grazie anche a performance interpretative degne di nota. Jackson alza il tiro e dirige con mano salda, alternando le vicissitudini della Compagnia ormai divisa senza mai confondere, in un crescendo di epica e tensione narrativa. Non mancano le finezze – Gollum, la vestizione di Theoden – culminanti nella battaglia al Fosso di Helm e nella splendida cavalcata finale dei Rohirrim, da cineteca.
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